Il dado è tratto, l'innesco dopo qualche cilecca ha funzionato, la guerra mondiale è alle porte.
Di Carlo Grossi
Il dado è tratto, l’innesco dopo qualche cilecca ha funzionato, la guerra mondiale è alle porte. Dove ha fallito la commedia ucraina, ha provveduto efficacemente Israele in virtù del potere ricattatorio basato sul vittimismo e la moneta-debito che tiene in scacco i principali partners del cosidetto occidente globale sulla strada della globalizzazione planetaria.
Gli Usa, dopo aver lanciato la consueta ridda di messaggi fuorvianti per bocca di Trump, è sceso in campo la notte scorsa a fianco di Israele fornendo assistenza logistica e missili di profondità per colpire le principali basi iraniane sospettate di attività legate all’articchimento dell’uranio. Una mossa dettata dal sospetto più che da rilevazioni ufficiali che porta alla memoria la fialetta di acqua distillata agitata con veemenza da Colin Powell.
Lo zio Sam dal ciuffo biondo che fuoriesce dalla tuba a stelle e strisce non può, per necessità o per vanagloria, dismettere i panni di sceriffo del mondo.
Le prossime ore sveleranno quanti giorni o mesi ci separano dal conflitto mondiale, giustificato da inammissibili moventi, ridicole dichiarazioni attraverso le quali si nasconde una verità sempre più chiara a chi fa uso di intelletto ovvero il completo fallimento economico, finanziario, monetario e politico del sistema occidentale sempre meno credibile, sempre più esposto al ricatto del capitale apolide che ha nelle proprie mani i cordoni di una borsa colma di denaro stampato dal nulla e titoli inesigibili, prodotti impropri di quella economia finanziaria che molto somiglia al campo dei miracoli di collodiana memoria, nel quale il gatto e la volpe condussero Pinocchio per raggirarlo.
Sono gli esempi più banali che spesso svelano le cosidette complessità che menti di basso profilo hanno inteso risolvere con discutibili semplificazioni e atti fuori da ogni logica…le stesse che oggi, mutatis mutandis, ci condurranno salvo un miracolo nel cul de sac della guerra.