testo e immagini originali di
EKO
"Young Jesus"
The Awakening Years
pubblicato su Substack
https://eko.substack.com/s/young-jesus
tradotto in italiano da Guido Grossi


Il Giovane Gesù
GLI ANNI DEL RISVEGLIO
Prima dei miracoli, prima delle folle, prima
della croce - è stato un ragazzo che notava le
cose.
Questi sei libri contengono la sua giovinezza.
Dai sei anni ai quindici. Gli anni in cui il Cielo ha
imparato a tenere in mano un martello.
Non trovi un’aureola qui. Solo schegge e
segatura, il guardare amorevole di una madre, e
mani che conoscevano troppo.
Alla fine di ogni libro, qualcuno che lo ha amato,
ricorderà. La loro testimonianza può sconvolgerti.
Lascia che accada.
Alcune cose ritornano come respiri: circoli
lasciati incompleti, pane che conserva memoria, lo
spazio tra domanda e risposta. Non cercare il loro
significato. Come Maria, rifletti.
Il ragazzo che notava le cose sta aspettando.
Come è sempre stato. Come sempre sarà.
Il Giovane Gesù
Capitolo 1:
LA POLVERE
CHE DANZAVA
Il negozio del falegname profumava come il domani.
Gesù schiacciò il suo naso contro la tavola di cedro,
inspirando profondamente.
Il domani, e la luce del sole, e
qualche altra cosa che non sapeva nominare. Aveva sei
anni, e le parole erano amici che non aveva ancora
incontrato.
“Gesù”. La voce di Giuseppe, gentile, dall’ingresso.
“Aiutami a trasportare”.
Ma Gesù era rapito.
La luce del giorno entrava obliqua dalla finestra, e dentro di
essa: la polvere. Ballava, non solo galleggiava, ballava!
Ogni granello ha filato il suo segreto, invisibile, finché la luce
l’ha scoperto.
“Papà, guarda!”
Giuseppe posò la sua legna. Stette in piedi accanto a suo
figlio.

Lui vedeva segatura. Gesù vedeva l’universo in festa.
“Stavano aspettando”
Gesù sussurrò.
”Nel buio, ma stavano sempre ballando. La luce ha solo… permesso a noi di vederle.”
La schiena di Giuseppe si raggelò, nel tepore del mattino.


Verso mezzogiorno, Sara portò la sua bambola con un braccio solo.
Gli altri bambini videro Gesù fasciare la sua spalla con un
lembo della propria tunica.
“Ora non è rotta”, disse. “Indossa qualcosa di speciale”.
Sara la strinse a sé più forte. Per la prima volta, non
nascose il braccio mancante.
“Perché hai aiutato?”, domandò.
Gesù inclinò la testa, considerando.
“Sembrava che stesse aspettando”.
“Cosa?”
“Di essere tenuta comunque”.
Quella notte Maria avrebbe detto a Giuseppe: “lui nota le cose.”
Giuseppe avrebbe risposto: “no, lui le vede”.
Ma per adesso, Gesù camminava fra i suoi genitori, canticchiando.
La polvere danzava e da qualche parte, nello spazio fra il vedere e l’essere visto, qualcosa di più grande ha avuto inizio.
La Luce ha trovato Lui, che l'ha trovata.

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