Perché Robert Kennedy Jr ha sospeso i finanziamenti a GAVI? di Patrizia Scanu

Pubblicato il 5 settembre 2025 alle ore 07:02

 

 

 

È di fine giugno la notizia che Robert Kennedy jr, Ministro della Sanità degli USA, ha interrotto i finanziamenti alla GAVI Alliance da parte del governo statunitense.

 

La notizia ha fatto il giro del mondo, rilanciata con titoli e articoli fotocopia su centinaia di testate giornalistiche, come se avessero ricevuto tutti la stessa velina (provate a digitare nel browser “Kennedy says US is pulling funding from GAVI”).  

 

Numerosi anche gli articoli che, in toni drammatici, denunciano le catastrofiche conseguenze di tale scelta: moriranno milioni di bambini! Kennedy è “personalmente responsabile” della morte dei bambini! Kennedy ha citato un unico articolo a sostegno della sua tesi, e pure vecchio, mentre il programma di GAVI ha salvato milioni di bambini! (c’è chi dice 18,8, chi 40, chi 154, tutte stime autodichiarate).

 

Ma che cos’è GAVI? E perché RFK jr ha ritirato i fondi USA?



Come scritto sul sito ufficiale, GAVI (Global Alliance for Vaccination and Immunisation), in breve Alleanza per i vaccini, “è una partnership pubblico-privata che aiuta a vaccinare più della metà dei bambini del mondo contro alcune delle malattie più mortali del mondo. La Vaccine Alliance riunisce i governi dei paesi in via di sviluppo e dei donatori, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’UNICEF, la Banca Mondiale, l’industria dei vaccini, le agenzie tecniche, la società civile, la Fondazione Gates e altri partner del settore privato”.

Aggiungiamoci i media, personaggi dello spettacolo e alcune istituzioni scientifiche.

Come già spiegato in precedenti articoli, le GPPP o partnership globali pubblico/privato sono delle ingegnose organizzazioni sovranazionali che mirano a governare interi settori economici globali e a suggerire o a imporre ai governi soluzioni politiche decise dai partner. Detto in parole più semplici, le potenti multinazionali partner della GPPP, che sono organizzazioni private, si accordano con i governi degli Stati su soluzioni predeterminate a un problema globale, gli Stati mettono i fondi pubblici, prelevati con le tasse, che vengono spesi per acquistare prodotti delle multinazionali partner, con un sicuro ritorno economico per le aziende. Il potere decisionale dei governi è minimo, mentre la GPPP “controlla molte nazioni contemporaneamente senza dover ricorrere alla legislazione”.

Detto ancora più brevemente, i giganti del capitalismo mondiale governano al posto degli Stati senza alcun mandato democratico e ne traggono profitto: si presentano come benefattori, ma è una filantropia orientata al profitto, che sposta ricchezza dagli Stati ai privati, in palese conflitto di interesse. Si tratta di un sistema di governance globale messo a punto dal World Economic Forum di Klaus Schwab nel 2010. Bill Gates l’ha chiamata “filantrocapitalismo”, ovvero filantropia a scopo di lucro, ed è stato accusato per questo di avidità, senso di superiorità, disprezzo per la volontà e i desideri dei poveri che vorrebbe aiutare.

I privati che fanno donazioni alla GAVI hanno due tipi principali di ritorni: gli sgravi fiscali per le donazioni e i vantaggi economici derivanti dall’investimento nei settori di cui sono azionisti o in cui hanno interessi indiretti. Per esempio, Bill Gates, che ha interessi diretti nel settore farmaceutico, ha contribuito con la Gates Foundation alla creazione di GAVI e le fornisce un finanziamento economico consistente, in un’intervista alla CNBC a Davos nel 2019 parlò di un ritorno degli investimenti in vaccini di 20 a 1 (200 miliardi di dollari per 10 miliardi spesi). Esempio di interesse indiretto è il progetto di identità digitale biometrica ID2020, altra GPPP di cui Microsoft è membro fondatore e GAVI è partner. Da non dimenticare, infine, i succosi interessi degli investitori privati che acquistano i bond di GAVI (IFFIm).

Il punto, però, è che la soluzione proposta al problema della salute globale è unica e non discutibile e si fonda su alcuni dogmi intoccabili: la salute dipende unicamente dalle vaccinazioni, i vaccini salvano vite sempre e comunque, sono per definizione sicuri ed efficaci, garantiscono l’immunizzazione, la salute dei bambini nei Paesi poveri dipende solo da GAVI e dai suoi programmi, GAVI ha unicamente a cuore la salute dei bambini, i poveri sono d’accordo che questa sia la priorità assoluta, chiunque critichi qualunque aspetto del programma è responsabile della morte dei bambini, quindi è pericoloso e nemico della scienza.


Robert Kennedy jr ha messo in discussione non tanto l’operato di GAVI, quanto questo fondamentalismo granitico - ribadito in migliaia di articoli su ogni tipo di media, grazie alla potenza informativa di cotante ricchissime organizzazioni - in un video di 3 minuti inviato al summit globale di GAVISalute e prosperità attraverso l’immunizzazione”, svoltosi a Bruxelles il 25 giugno 2025, che ha procurato a GAVI 9 miliardi di dollari di finanziamento per il programma GAVI 6.0 (2026-2030), il cui obiettivo è “Non lasciare nessuno senza immunizzazione” (si possono leggere qui i Paesi coinvolti; l’Italia è al quarto posto fra i donatori e a Bruxelles il ministro Tajani ha aggiunto 250 milioni di euro ai fondi già stanziati).

RFK jr ha messo in luce quattro criticità fondamentali: GAVI ha trascurato la questione chiave della sicurezza dei vaccini; durante la pandemia Covid-19 ha collaborato con l’OMS nel soffocare la libertà di parola e ha consigliato il vaccino Covid alle donne incinte; non prende in considerazione la scienza scomoda, che rivela gli esiti sfavorevoli delle campagne promosse; non è in grado di giustificare gli 8 miliardi di dollari spesi dagli USA dal 2000 ad oggi. In breve, GAVI deve meritarsi con i fatti la fiducia che pretende sui suoi programmi. In particolare, Kennedy cita in questo videomessaggio il caso del vaccino DTP (difterite, tetano, pertosse) - sospeso negli USA perché si è dimostrato che provoca 1 morto ogni 300 bambini che lo ricevono - ma molto utilizzato in Africa da GAVI e Gates Foundation, dove uno studio danese del 2017 ha dimostrato che i bambini vaccinati in Guinea-Bissau fra i 3 e i 5 mesi di vita avevano probabilità di morire entro 6 mesi 5 volte maggiore dei non vaccinati e soprattutto che “il vaccino DTP può uccidere più bambini per altre cause di quanti ne salvi dalla difterite, dal tetano o dalla pertosse”.

Pochi giorni dopo, RFK jr ha affermato, in un’intervista con Tucker Carlson, che "I CDC nel 1999 hanno fatto uno studio, hanno preso un team di bambini che avevano ricevuto il vaccino per l'epatite B nei primi 30 giorni di vita e l'hanno confrontato con un gruppo che aveva ricevuto il vaccino dopo o non l'aveva ricevuto affatto. Hanno scoperto un aumento del 1135% del rischio di autismo tra i bambini vaccinati. Questo li ha scioccati, hanno tenuto i dati segreti e li hanno manipolati per nascondere il collegamento". Per questo motivo, aveva licenziato pochi giorni prima i 17 membri del comitato consultivo dei CDC, accusandoli di conflitto di interessi.

Nel 2018, in veste di avvocato dell’ICAN (una rete di 55 associazioni) aveva mostrato come non fossero mai stati effettuati controlli sulla sicurezza dei farmaci somministrati per obbligo ai bambini sani, controlli previsti dalla legge del 1986, il Vaccine Injury Compensation Act, con la quale la presidenza Reagan aveva sollevato le case farmaceutiche dalle responsabilità legali dei danni da vaccino (le cause erano moltissime), in cambio di una sorveglianza serrata da parte dello Health and Human Services Department (il Ministero federale per la salute) e di una relazione biennale completa al Congresso su ogni singolo preparato somministrato. Come Kennedy potè scoprire tramite tribunale, tale controllo non era mai stato effettuato nemmeno una volta in 32 anni.

Quanto ai programmi vaccinali nei Paesi poveri, non mancano certo le ombre sull’operato di GAVI e della Gates Foundation. Come riporta un interessante articolo di AsSIS del 2023, che qui sintetizzo, la Corte dei Crimini Efferati di Manila avrebbe emesso un mandato di arresto internazionale per Bill Gates per “omicidio premeditato” nell’ambito di un’indagine sull’introduzione della vaccinazione anti-Covid-19; Gates sarebbe “ricercato in relazione a centinaia di migliaia di morti”. Già nel 1995 le Filippine avevano accusato l’Agenzia delle Nazioni Unite UNICEF (partner di GAVI) di condurre una campagna segreta di sterilizzazione tra la popolazione, seguita dalla denuncia analoga della Kenya Catholic Doctors’ Association, che nel 2014 ha accusato l’OMS (partner di GAVI) di aver sterilizzato chimicamente milioni di donne kenyote a loro insaputa con una campagna di vaccinazione anti-tetano.

Laboratori indipendenti hanno trovato una formula sterilizzante in ogni vaccino testato. Accuse simili arrivarono anche dalla Tanzania, dal Nicaragua, dal Messico.

In Africa sono numerose le accuse di pratiche immorali, come la vaccinazione forzata del 2012 contro la meningite del piano MenAfriVac (che coinvolse la Gates Foundation, OMS, GAVI, PATH, UNICEF), che su 500 bambini vaccinati produsse 50 paralisi. Definire “coloniale” questo tipo di pratica senza scrupoli sembra appropriato.

Nonostante la sbandierata eliminazione della polio, nel 2017 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dovuto ammettere che l’esplosione globale della poliomielite è principalmente di ceppo vaccinale. Le epidemie più spaventose in Congo, Afghanistan e Filippine, sono tutte legate ai vaccini, il che significa che provengono dal programma vaccinale di Gates. Nel 2018, il 70% dei casi globali di poliomielite erano ceppi di vaccini e a dirlo era l’Economist. Il riepilogo di un esperto qui.

Ma forse il caso più clamoroso è quello dell’India, dove l’organizzazione PATH, fortemente finanziata dalla Gates Foundation, avrebbe condotto studi clinici non autorizzati su migliaia di bambini di comunità tribali senza fornire informazioni sui rischi connessi, senza il consenso informato dei genitori e senza nemmeno dichiarare che stava conducendo una sperimentazione clinica, trattandoli come cavie a perdere.

La somministrazione del vaccino HPV (antipapillomavirus) in India su 23.000 ragazze di remote province causò, nel 2009, almeno 120 gravi reazioni avverse, inclusi epilessia, disturbi autoimmuni e della fertilità, e 7 morti, su cui non si investigò.

Uno studio molto approfondito, condotto da medici indiani, dà colpa alla Fondazione Gates per una devastante epidemia di paralisi flaccida acuta non-polio (NPAFP) che ha paralizzato 490.000 bambini, oltre i tassi previsti, tra il 2000 e il 2017. Per questo motivo, nel 2017, il governo indiano chiese a Gates e alle sue strategie vaccinali di lasciare l’India. I tassi di NPAFP, secondo i dati ministeriali, sono scesi precipitosamente.

Sono solo alcuni episodi fra i tanti che Kennedy ha in mente, non un solo studio. Che dire? Forse non ha tutti i torti a volere trasparenza ed etica. La scienza non richiede fede, ma verifiche. E la salute dei bambini richiede magari amore, cibo sano, acqua pulita, sistemi fognari efficienti e vita all’aperto prima ancora di ogni farmaco. Infine, 250 milioni di euro non si potevano spendere meglio, dato che, secondo il ministro Tajani, per le pensioni i soldi non ci sono e gli Italiani stanno affogando?


L’articolo con i link ai documenti citati si può trovare sul nr 11 2020 della rivista Sovranità Popolare, del marzo 2020

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