Nella mostra "A Mano Libera" esposti materiali rari e inediti degli artisti che con maggiore originalità si sono cimentati con i nuovi mezzi espressivi in un periodo di grandi trasformazioni della nostra storia recente
Si è tenuta di recente al Museo di Roma in Trastevere la mostra "A mano libera 1957-1977" che esplora e racconta un ventennio molto prolifico e fortunato riguardo al rapporto tra arte e cinema d'animazione in Italia. In questi vent'anni si è avuto un periodo proficuo per questa forma artistica creativa grazie anche a Carosello, contenitore pubblicitario molto amato dai bambini ma anche dai loro genitori: Carosello ha rappresentato e influenzato lo stile di vita dei consumatori Italiani, soprattutto durante il boom economico di quel periodo; alla fine dei siparietti pubblicitari giornalieri ai bambini veniva intimato di andare a "dormire dopo Carosello".
Questa mostra illustra in modalità tematico-cronologica il percorso di tredici artisti che hanno allargato la loro ricerca artistica al film d'animazione applicandovi le loro tecniche peculiari, utilizzando materiali quali dipinti, storyboard, fotografie, acqueforti, sculture, pupazzi, scenografie e rodovetri (fogli trasparenti di acetato di cellulosa, in inglese cel, utilizzato nell'animazione tradizionale). Buona parte dei materiali esposti erano del tutto inediti o quasi mai visti.
Il percorso espositivo ci mostra come gli artisti abbiano potuto sperimentare la loro arte liberamente, senza sottostare ad alcuna regola di mercato, sia nel mondo dell'arte statica che nell'animazione. Questo concetto lo si ritrova fin dalle Avanguardie storiche (ricordiamo il Futurismo, l'Espressionismo, il Dadaismo, il Surrealismo etc), movimenti questi che hanno avuto un impatto significativo sull'Arte Moderna e Contemporanea dando così origine a nuove forme di sperimentazione.
Gli inediti Tre studi di scultura animata (1937) di Tony Fabris (1915-1989), scultore di Bassano del Grappa, mostrano i primi esperimenti di una innovativa tecnica in stop-motion applicata ad alcuni personaggi di plastilina. Grazie a questa tecnica l’autore realizzò nel 1949 il cortometraggio Gli Uomini sono stanchi, con il contributo di Giorgio Albertazzi come voce narrante.
L'idea dell'animazione con i pupazzi la ritroviamo nei primi anni Sessanta con l'artista Marinella Pirelli (1925-2009) che si ispira nelle sue opere al clima delle Avanguardie storiche mitteleuropee.
In Gioco di dama (1961-1963) una stilizzata danzatrice in miniatura danza su una scacchiera.
Le opere in mostra sono eterogenee, ogni artista realizzava una propria visione, molti hanno avuto committenze o finanziamenti, ma alcune opere sono autoprodotte. I tredici autori proposti hanno espresso ciascuno una loro personale idea di un'arte basata sulle forme, sulle materie, sui colori, sulla metamorfosi, sul ritmo, sul tempo e sullo spazio.
Tra gli autori creativi di questo carosello "a mano libera" sono ricordati tra gli altri Bruno Bozzetto, Armando Testa e Osvaldo Cavandoli.
Bruno Bozzetto (Milano 1938) è un disegnatore, animatore e regista italiano; a lui si devono tra molte altre opere sette lungometraggi: cinque di animazione, uno con attori e uno con tecnica mista. Molto noti sono i suoi numerosi cortometraggi nei quali si vede come protagonista il suo Signor Rossi, prototipo del cittadino Italiano che deve cavarsela con il malcostume sociale come ad esempio: Il signor Rossi cerca la felicità (1976), le vacanze del signor Rossi, un Oscar per il signor Rossi, suo primo grande successo (1960) e molte altre avventure del simpatico personaggio. Tra i suoi lungometraggi animati di maggior successo si ricordano: West and soda (1965) e Vip - mio fratello superuomo realizzato con la tecnica del rodovetro (1968), il primo è uno spaghetti-western animato e l'altro è una divertente parodia sul mondo dei supereroi.
Armando Testa (Torino 1917-Torino 1992) è stato un pubblicitario, disegnatore e animatore italiano. Famoso cartonista ha realizzato grafica e testi nell'ambito pubblicitario utilizzando il minimalismo sia nella grafica che nelle tag-line (frase breve e diretta che riassume in modo immediato la visione di una marca, di un prodotto o di un'azienda per es: Falqui, Basta la parola). Armando Testa ha creato l'agenzia pubblicitaria Gruppo Armando Testa molto nota sia in Italia che all'estero.
Tra i molteplici personaggi creati da Testa, si ricordano anche Papalla (nella mostra), il tenebroso e misterioso Caballero, pistolero argentino con la sua innamorata dalle lunghe e nere trecce Carmencita, entrambi protagonisti di una pubblicità del caffè Paulista nel Carosello televisivo di quel periodo e per la tag-line di un' altra nota marca di caffè, la Lavazza che " più lo mandi giù e più ti tira su ; Testa è considerato un creativo di confine tra il mondo dell'arte e il mondo pubblicitario.
Osvaldo Cavaldoli (Toscolano Maderno Lago di Garda 1920 - Milano 2007) è stato un animatore, regista e fumettista italiano, famoso soprattutto per aver creato il personaggio di Mr. Linea; Cavaldoli propose il suo personaggio al titolare di una famosa fabbrica di pentole: il titolare l'Ingegner Lagostina, per cui farà lavorare il suo Mr. Linea in molteplici spot in Carosello, il contenitore pubblicitario che andò in onda sulla Rai dal 1957 al 1977.
Mr. Linea è il personaggio originale che ha origine in un unico tratto, una linea appunto; in questo "non luogo" il disegnatore e Mr. Linea interagiscono, dando vita a molte e divertenti avventure, rendendo Mr. Linea un raro esempio di resilienza agli ostacoli che incontra. Personaggio dal tratto essenziale e brontolone diventa presto un'animazione cult non solo italiana, ma internazionale.
A Mister Linea venne associata la voce del doppiatore Carlo Bonomi che lo dotò di un linguaggio onomatopeico, con qualche accento lombardo (non molto riconoscibile). Questo borbottio è una sorta di grammelot (suoni onomatopeici privi di un reale significato che imitano la struttura sonora di una lingua) e per questo motivo il non linguaggio ha contribuito a rendere famosa questa animazione in tutto il mondo: in Mr. Linea l'uomo medio può riconoscersi ovunque.
Per la presentazione di questo omino animato il suo creatore disse: "E' un piccolo uomo vivace, dal naso realmente espressivo, con tutte le istanze e le preoccupazioni della vita moderna. Figlio di una matita e di una mano".
Alcuni artisti hanno messo al centro della loro ricerca il rapporto tra il mezzo fotografico e la sperimentazione cinematografica; tra questi Paolo Gioli (Sarzano 1942-Lendinara2022) ) ricordato così dal giornalista Michele Smargiassi "Paolo Gioli artista visionario, divergente e inquieto del fotografico. Ha lavorato sulla materia della fotografia, nel senso più concreto della parola". Gioli in Tracce di tracce (1969) imprime la pittura direttamente su pellicola 16mm trasparente tramite impronte digitali ma anche carta vetrata, timbri e altri materiali; in Commutazioni con mutazione (1969) realizza un film strutturalista assemblando pellicole Super8, 16 e 35mm.
Andrea Granchi (Firenze 1947-2024) e' stato un artista eclettico e carismatico, filmaker e docente per molto tempo alla cattedra di pittura nelle Accademie di Belle Arti di Carrara e Firenze. Nei suoi film ha utilizzato trucchi ed effetti artigianali tipici della sperimentazione. Alcuni suoi lavori usano la stop-motion (tecnica di animazione che consiste nel fotografare oggetti o personaggi in posizioni leggermente diverse, creando l'illusione del movimento quando le immagini vengono proiettate in sequenza).
Bruno Ceccobelli (1952) si occupa anche di esperimenti cinematografici oggi quasi inediti, riuniti sotto il titolo Colori in movimento (1970-1971); le opere di questo artista sono tutte senza titolo e viene utilizzata la tecnica mista su tela, carta e cartone, gesso, colla, cera e tempera; tra i colori si utilizzano quelli brillanti come il verde, il blu e il rosso e molti frottage (tecnica artistica che consiste nel creare un'immagine o un disegno sfregando un foglio di carta o altro materiale su superficie ruvida o testurizzata. Il frottage viene utilizzato per creare opere molto suggestive poiché si esplora la texture e la forma delle superfici.
Nella mostra sono stati presentati anche lavori di altri autori quali: Claudio Cintoli con Untitled (1966 collezione privata); Manfredo Manfredi con alcune tavole del cortometraggio Dedalo, opera legata a concetti psicanalitici; Magdalo Mussio con Rodovetro per il film" Il fagiolo d'oro" (1968); Rosa Foschi con Studio per costume.
Pino Pascali (1935-1968) si colloca tra gli artisti che si sono dedicati all'animazione per la televisione, contribuendo alla creazione di pubblicità come l'Algida e la Cirio e alla realizzazione di sigle Rai come Radiotelefortuna e Prima pagina e creò inoltre personaggi particolari alcuni dei quali denominati Postero's utilizzati per la produzione di grafica pubblicitaria.
Giulio Gianini e Emanuele Luzzati hanno presentato in questa mostra il personaggio di Pulcinella con un impianto teatrale in gran parte a "scena fissa"; il film offre la rappresentazione di una maschera della commedia dell'arte, Pulcinella che, tramite i consueti atteggiamenti e reazioni in date situazioni divertiva e diverte il pubblico di ogni età. Tra il comico e il grottesco, questa opera, ricca di spunti sia umoristici che melanconici è stata definita uno dei lavori più originali di questi due autori italiani.
In definitiva, una mostra che ci restituisce un angolo del nostro retroterra culturale in cui il multiforme genio creativo Italiano si è confrontato con il linguaggio e gli stilemi della modernità e del consumismo, e ha prodotto una stagione irripetibile ed incredibilmente ricca di originalità e innovazione.
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