La sfida dell’integrazione nel nuovo concetto di salute

Nella mia vita ho cambiato più volte lavoro.
Dopo una lunga esperienza come pubblicitaria e poi come docente, sentii l’esigenza di avvicinare altri settori.
Da sempre attratta dal linguaggio dei sogni e dall’esoterismo, iniziai a interessarmi alla spiritualità e a partecipare a gruppi di meditazione. Ero attratta dal concetto di energia e dalla relazione visibile/invisibile. Avviai così un percorso di formazione professionale in Medicina Tradizionale Cinese e Tuina (il massaggio cinese), Riflessologia ed entrai nell’ambito delle Terapie Olistiche.
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) non è solo una tecnica da applicare, ma un sistema complesso di pensiero. Gli antichi cinesi, osservando i fenomeni naturali, compresero che gli universi grande e piccolo sono governati dalle stesse regole. Considerando la risonanza delle leggi della natura (macrocosmo) sul nostro sistema corpo-mente-spirito (microcosmo), crearono un tipo di medicina energetica che si differenzia dalla Medicina Occidentale, di tipo scientifico.
L’elemento centrale della MTC è l’energia vitale (qi) che circola ovunque. Nella materia del nostro corpo il qi fluisce nei meridiani, canali invisibili collegati agli organi, dove stazionano i punti di agopuntura, che ne regolano la circolazione.
Qui, materia ed energia coesistono e interagiscono. Sono lo Yin e lo Yang, forze primordiali rappresentate nel simbolo del Tao: due modalità alterne, opposte e interdipendenti si relazionano dinamicamente in un’unità, attraverso un processo di trasformazione reciproca (pieno/ vuoto, buio/luce, caldo/freddo, bene/male, ecc.).
La Medicina Occidentale invece, si basa sugli studi scientifici della sola materia e opera attraverso dati misurabili, proponendo il farmaco come soluzione-base a problemi di salute. Ottima invece, è l’opportunità di rilevare facilmente valori e parametri, attraverso esami e sofisticati macchinari diagnostici, che non potremmo ottenere altrimenti.
Il mondo delle Terapie Olistiche (da greco olos = totalità) offre oggi molte possibilità: MTC, Omeopatia, Tuina, Ayurveda, Osteopatia, Shiatsu, Fitoterapia, Cromoterapia, Riflessologia, Naturopatia, Iridologia, Bio-energetica ecc.
Non è semplice scegliere una o più strade in caso di necessità, ma le informazioni disponibili in rete e in editoria sono ormai abbondanti, oltre alla divulgazione di associazioni operanti nel settore.
Propongo di seguito delle osservazioni, utili a chiarire alcune differenze tra Medicina Occidentale e Medicina Tradizionale Cinese, come alternativa olistica.
- Uno dei pregi dell’approccio olistico, rispetto a quello classico, sta nella considerazione dell’uomo nella sua completezza: un’entità fatta da corpo fisico, ma anche e da mente ed emotività. È innegabile: siamo fisicità, pensieri ed emozioni, che interagiscono dinamicamente. Quindi semplificando, possiamo affermare che l’essere umano è fatto da forze invisibili e visibili.
- Un secondo vantaggio sta nella possibilità di individuare la causa del problema, poiché tutti i fenomeni in natura hanno un’origine: nulla muore e tutto si trasforma. Il concetto di salute per la Medicina Occidentale, si basa sì sulla scomparsa del sintomo, ma ignorando il motivo che l’ha generato. Per esempio: una formazione sottocutanea localizzata in una zona del corpo che crea attrito, viene asportata chirurgicamente. Successivamente, la massa ricompare nello stesso punto o zona, perché? Non sempre - ma spesso - il disturbo, represso nella sua manifestazione visibile, rimane silente a livello energetico e si ripresenta perché è mancato un lavoro alla radice. Se ci si limita a ‘coprire’ la manifestazione del sintomo fisico, è facile che la tendenza naturale dell’energia che stava alla base di quel sintomo, sarà quella di riproporsi o di cambiare strada, pur di riuscire ad esprimersi. Inoltre, anche le emozioni possono essere causa di malattia, però questa possibilità non viene ancora opportunamente considerata. La MTC lavora diversamente, sia con l’agopuntura, che col Tuina, che agisce sui punti manualmente. Qui il percorso terapeutico inizia empre con un colloquio di indagine (valutazione nergetica) dove l’operatore raccoglie i dati: caratteristiche del problema, localizzazione, abitudini alimentari, posture, stato relazionale, esame della lingua, ecc. Viene così individuato un quadro, che evidenzierà uno squilibrio Yin/Yang, corrispondente ad uno stato di vuoto o di pieno e si stabilisce un numero di sedute. L’obiettivo è sempre ripristinare l’equilibrio, dunque si agirà sia sulla manifestazione del sintomo, sia sull’eliminazione della causa. Dolori, disturbi o patologie sono messaggi del corpo, che a volte derivano da emozioni negative non elaborate, oppure da uno stile di vita scorretto, da relazioni tossiche o abitudini alimentari errate ecc. Continuando a semplificare: ciò che si vede è la manifestazione di ciò che non si vede.
In passato affrontai un problema di salute, che il mio medico avrebbe risolto con l’assunzione di un farmaco ad vitam. Questa proposta sbrigativa, non mi convinse, così mi affidai ad un naturopata e poi entrai in psicoterapia, risolvendo il problema e comprendendo pian piano il motivo che l’aveva provocato: una condizione di sofferenza emotiva prolungata nel tempo. La verità non sarebbe mai emersa consapevolmente, con una pastiglia quotidiana.
- Un altro merito delle Terapie Olistiche sta nell’opportunità di trasformare la guarigione - ad esempio da un’emicrania - in un percorso di crescita della Coscienza. Si è chiamati ad osservarsi, a ripercorrere la propria vita, imparando a conoscersi meglio. Ci si abitua a portare attenzione all’interno, anziché all’esterno, sviluppando consapevolezza.
- L’ultima importante evidenza, sta nel metodo di prevenzione, che punta a trattare la persona prima che si ammali. L’obiettivo è intercettare in anticipo i disequilibri prima che si trasformino in eventuali patologie. Rivolgersi al terapeuta solo nell’emergenza, non è sufficiente. Sarebbe bene cambiare visione e prevedere di norma, qualche seduta ad ogni cambio di stagione, in modo da mantenere un costante stato di salute e benessere. Come afferma un antico proverbio cinese, il vero re comincia a mettere il suo Stato in ordine mentre una condizione di ordine prevale ancora, non aspetta che scoppino insurrezioni.
In questo momento storico, possiamo trasformare noi stessi, rivoluzionando il vecchio concetto di salute e guarigione ed estenderlo verso il futuro. Sono già attivi molti progetti, il cui scopo è creare un sistema dinamico, composto da equipe di professionisti di più settori: sanitario, olistico, psicologico, assistenziale, ecc.
Si intende operare in maniera coordinata, condivisa e sinergica, per accompagnare la persona verso un percorso di consapevolezza, completo di interventi e tecniche terapeutiche. La pluralità delle competenze e una nuova figura di accompagnamento-guida nelle fasi del percorso, permetteranno un’offerta di qualità elevata a chi ne farà libera richiesta.
Il futuro della Medicina sta nell’integrazione.
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