creazione artistica di Orazio Lo Presti - IL PENDOLO - Natale 2025
Carissimi soci, sostenitori abbonati, amici lettori,
godiamoci insieme la meraviglia di questo nostro tempo di rivelazione. Con occhi increduli assistiamo allo sgretolarsi così rapido di modelli e conquiste sociali che pur ci apparivano mirabili, consolidati e resistenti al tempo. Ma nuove possibilità si profilano all’orizzonte.
Credevamo di avere i Diritti! La Democrazia! Il Benessere! Il Progresso! Li stiamo perdendo.
Abbiamo perso quasi totalmente il senso della Solidarietà e, in conseguenza, spazi di Libertà.
Erano conquiste? O illusioni?
Perché, a guardar bene, si è trattato di cose calate dall’alto, gestite da pochi, fatte di molta forma, e poca sostanza.
Ora vediamo quanto inadeguate fossero le strutture che ci apparivano perfette! Diritti scritti su una carta il cui valore sbiadisce alla luce di oscuri Trattati che abbiamo accettato senza neppure leggerli. Una Democrazia fatta di delega, che mortifica la nostra Responsabilità. Un Benessere superficiale, fatto di soldi e cose da consumare in fretta, che dimentica la Comunità, nasconde i nostri egoismi, dimentica i bisogni profondi. Un Progresso tecnologico troppo veloce e troppo spinto per poter essere compreso, gestito, tenuto a bada, che oggi minaccia di schiacciarci con forme di controllo e annichilimento della nostra umanità, quando porta macchine guidate da una “intelligenza” artificiale dentro il nostro corpo e dentro la nostra stessa mente.
Nella confusione, in nome di una sicurezza che non è sicura, vediamo restringersi Libertà che credevamo acquisite per sempre. Una sicurezza garantita dalle Forze, armate, che può diventare crudele e violenta fino alla Guerra! Una guerra che appariva un tabù, e ora diventa oggetto del desiderio di una classe dirigente europea cieca e sorda, disorientata e disorientante.
Eppure, eppure: Meraviglia!
Dalle crepe dei vecchi muri appaiono spiragli di Luce nuova. Persone operose che si cercano, collaborano e costruiscono insieme, dal basso, senza l’aiuto o la comprensione delle Istituzioni. Fan cose di buon senso, in un mondo che il senso sembra aver perso.
Cosa dà senso a una Comunità, se non “i servizi”: quel prendersi cura collettivo di ognuno dei membri, allorché ne ha bisogno, e non si sente più solo!
Se lo Stato non è più “sociale” e smette gradualmente di prendersi cura di noi perché s’è convinto, poverino, d’aver finito i soldi!
Se certi privati potenti s’interessano dei servizi essenziali solo per cavarci dei soldi, invece che amore…
Ecco, allora, la risposta che nasce spontanea, dal basso, fra le fila di chi non s’arrende di fronte allo sgretolarsi della cura, della formazione, dell’informazione, dell’assistenza, del nutrimento sano, del vivere insieme in ambiti a misura d’uomo, di una ricerca scientifica volta al progresso materiale e spirituale dell’umanità intera… e ancora, e ancora.
Questo vogliamo raccontare sulla nostra Rivista: Sovranità Popolare. Per ricordarci che la sovranità ci appartiene solo se la esercitiamo, senza più delega in bianco a persone che non meritano, non ci rappresentano e non ci ascoltano.
Un giornalismo costruttivo, fatto di ascolto e ricerca, confronto e studio. Un luogo d‘incontro per le menti più aperte, stanche di avere ragione, bisognose piuttosto di un abbraccio fraterno e di un pensiero che viene incontro.
Abbiamo rinnovato il sito! Ora ci trovi su www:sovranita-popolare,org. È pulito, semplice, maneggevole, più elegante del vecchio. Guardalo, diffondilo, riempilo dei tuoi racconti. Sai che i racconti delle esperienze personali sono spesso le cose più interessanti da leggere?
Rinnoviamo anche l’associazione e il libro soci, che dev’essere aggiornato sul nuovo ambiente.
Fallo, per favore, dal primo gennaio: entra nel sito, mi raccomando, segui il link qui di seguito : Unisciti a Noi e compila i tuoi dati. La quota sociale è sempre di 50 euro e dà diritto a partecipare gratuitamente ai corsi di economia che stanno avendo tanto successo, e potrai scaricare i vecchi numeri impaginati sin dalla nascita della rivista, dal mitico numero zero del gennaio 2019! Collezionali tutti, che sono un pezzo di storia patria. Se hai appena rinnovato negli ultimi mesi del 2025, chiamaci e ti daremo istruzioni.
Se hai letto un bel libro, raccontacelo, presentacelo o invita il suo autore a scrivere un articolo che lo illustra, affinché Sovranità Popolare possa farlo conoscere ai suoi lettori.
Se vieni a conoscenza di un’esperienza collettiva nel tuo territorio che merita di essere conosciuta perché interessante, bella, sorprendente, segnalacela, mettici in contatto. Abbiamo bisogno di conoscere cosa realmente succede intorno a noi, mentre i giornali e i tg ci parlano solo di catastrofi e minacce.
Costruiamo insieme un piccolo pezzo del Nuovo Mondo.
Si stanno per concretizzare, nell’immediato futuro del 2026 che ci viene incontro, diverse occasioni per creare contatti, sinergie, collaborazioni, con più di un progetto fra i tanti avviati, con simile intento, nella stessa direzione.
Buona nascita, Buon Natale.
Viviamo insieme un Buon 2026
I migliori auguri dal Presidente, dal Consiglio, dal Direttore della rivista e da tutta la redazione
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